marcobonvi

Oggi la mia mente si abbandona, Il mio corpo non mente, ancora trema Percorso da brividi andata e ritorno,  dalla testa ai piedi ogni volta un sussulto Seguono sensazioni e ne sono travolto trasportato in alto E poi lasciato sul fondo Sulla lingua il segno di un morso Sul braccio il livido di un colpo È più di una emozione È uno stato fisico È dolore superficiale Che si fa profondo È lama di coltello che prima lede e poi squarcia fino in fondo

Come per qualsiasi altro mestiere, pensate davvero che non esistano persone che per denaro sarebbero disposte a raccogliere i prodotti dei campi coltivati? Pensate che sia passata la voglia di lavorare e di faticare o magari è vero che chi offre quel genere di lavoro non è disposto a pagare contratti, contributi e assicurazioni sanitarie, nonché a rispettare norme igieniche, turnazione e salari adeguati. Se i padroni dei terreni dovessero pagare qualcuno che ha studiato, che conosce il significato di sindacato, che comprende l'ingiustizia intrinseca di certe richieste, si ritroverebbero di fronte ad un contestatore, una testa calda, un rompicoglioni. Uno che li denuncerebbe, che si rifiuterebbe, opponendosi con forza al trattamento molesto. Allora cosa fanno? Si affidano alla misera disperazione di chi accetta condizioni imposte non perché giuste ma solo perché migliori di quelle da cui sono appena fuggiti. Oppure perché queste stesse persone non possono proprio...

 Supereremmo l'esame del tempo se a giudicarci fosse Kronos In realtà giudicheremo noi stessi per ciò che abbiamo fatto agli altri Per la traccia lasciata su questa terra, per il ricordo di noi in un'altra testa Saranno gli altri a versare una lacrima per la nostra assenza o a gioire per la nostra definitiva partenza L'unica immortalità è nel ricordo che altri di noi avranno, nelle parole usate quando ci racconteranno nelle immagini che dipingere potranno Abbandonerò il mio corpo e tutto il resto. Lo lascerò in eredità a chi ho conosciuto, e spero non sia un fardello quanto piuttosto un pensiero bello: di me, che non per forza rido, di me, che non a forza gioisco, e di me troppo sincero nell'esprimere qualunque pensiero di me vicino ed empatico in un modo sicuramente strano, di me amico e confidente anche quando fisicamente distante Pieno di calore per chi mi voleva bene pieno di rancore per chi mi guardava male, antipatico ad una m...

Pianeti orbitanti con profili ellissoidali, se ne contano veramente tanti tra galassie in forma di spirali siamo su uno di questi, celeste nel profondo nero e, nel silenzio assordante, nemmeno si percepisce sul serio un puntino indefinito in un cielo stellato, un microcosmo d'incanto dove nulla è, ma qualcosa è stato di Marco Bonvi