È da un po' di tempo ormai che, nei mezzi di comunicazione di massa, riguardo ad un certo tipo di gravi menomazioni corporee (perdita di arti, amputazioni, disfunzionalità gravi) passano solo messaggi positivi di speranza, di nuova vita, di rinascita, di recupero di se stessi e di vittoria. Il problema è che per qualche eroe (a cui faccio i miei più sinceri complimenti) che effettivamente reagisce in questi termini trovandosi di fronte al serio impedimento esistono migliaia di altre persone alle prese con le difficoltà quotidiane che non riescono a reagire allo stesso modo e che non trovano giovamento nella nuova condizione, anzi. Piuttosto che martellare quotidianamente con messaggi di positività ed esempi 'alti' di come si dovrebbero affrontare le avversità sarebbe necessario sottolineare l'eroismo silente di chi, in sedia a rotelle, non riesce neppure ad uscire dal proprio appartamento a causa di quei due gradini sulla soglia di casa, non riesce a muoversi negli...
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