Carne da macello

Siamo carne, carne da macello

per il primo e l'ultimo guerrafondaio.

Per un po' nascosti sottoterra,

poi girovaghi a respirar la guerra.


Da una parte milizie armate di fucile

dall'altra coscritti ma senza alcun arsenale;

facciamo gruppo tra uomini costretti a rimanere,

stiamo fra le donne obbligate, in fretta, a fuggire.


Abbracciando forte i bambini straziati

che non capiscono cosa stia succedendo,

o sotto braccio ad anziani disperati

che invece sanno bene cosa stia, di nuovo, accadendo.


Tra l'infinita separazione e dolore,

dell'umanità rimane solo l'orrore.


di Marco Bonvi




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